PENSIERI DI FUTURO
CAMBIARE, TRASFORMARE, INNOVARE.
DI COSA SARÀ FATTO IL NOSTRO FUTURO?
Le lettere al MeFuturo della Smartive Community. Sfoglia, commenta e condividi le lettere che ti colpiscono di più.
Caro MeFuturo,
Il lockdown che abbiamo vissuto non è stato solo un male: ci ha permesso di dedicare del tempo alla riflessione.
Cara futura Me,
vorrei che quando leggerai questa lettera tu fossi in una stanza luminosa e accogliente, che come ora dalle finestre si sentissero gli uccelli tra i rami degli alberi, e il rumore delle macchine, le voci dei bambini, la vita in vita, in lontananza.
Cara FuturaMe,
ricordi quando l’anno scorso non si poteva uscire di casa? E avevi paura anche ad abbracciare tua sorella? Per non parlare dei tuoi genitori, dei tuoi nonni, di tuo zio malato già da tempo, degli amici che avevano perso i loro cari e di quelli che si erano ammalati nel frattempo?
Caro futuro me,
ho provato a scriverti qualcosa ma è già invecchiata.
Non te la prendere ma sopratutto in questo momento ti preferisco il presente, niente di personale eh?
Cara FuturaMe,
è la prima volta che ti scrivo... di solito ti parlo e a volte ti insulto, nei casi più gravi chiamandoti per cognome.
Cara FuturaMe,
sarà trascorso un anno quando leggerai questo scritto e voglio ricordarti una parola fra tutte, che caratterizzerà il mio futuro prossimo: la Compassione.
Cara FuturaMe,
sembrava tutto perduto, me lo ricordo bene.
A marzo 2020 ti eri licenziata da due mesi - dopo tredici anni in azienda - per buttarti nella libera professione con progetti già in calendario e altri che sarebbero partiti a breve. Tutto stava per iniziare, era la rincorsa prima del decollo.
Caro FuturoMe,
Non è andato tutto bene. Lo sai, diciamolo con franchezza. Anche perché solo essendo franchi si può imparare qualcosa. Tu ne dovresti sapere qualcosa. Ti nutri di lezioni del passato.
Cara FuturaMe,
Non ho mai paragonato quanto viviamo a una guerra.
Ho sempre pensato alla crisi del '300 e degli inizi del '400: nel 1348 a Messina arrivò la peste (polmonare peraltro), tornò ogni quindici anni provocando morte e disperazione
Caro FuturoMe,
12 mesi fa eravamo nella fase 2 della pandemia, mi e' toccato lavorare per 2 mesi in Smart working, come mi capita di fare da 25 anni, lavorando per un'azienda del settore ICT…..
Cara FuturaMe,
15 mesi fa ci ha colti tutti di sorpresa e completamente impreparati un minuscolo virus devastante come uno tsunami, ma che a differenza di terremoti o uragani che arrivano inaspettati, devastano e se ne vanno, è rimasto con noi un bel po’.
Ciao FuturoMe,
ti scrivo da un lontano Maggio 2020, dopo 2 mesi di lockdown, dove il mondo si è ribaltato, o per lo meno il mio paese, la mia amata città: Bergamo.
Cara FuturaMe,
Ho deciso di scriverti per mettere ordine tra i passaggi chiave e le parole che hanno scandito questi 12 mesi. E perché ho bisogno di focalizzare i prossimi passi, in un processo di aggiornamento continuo.
Caro FuturoMe,
Che esperienza! 12 mesi in cui abbiamo toccato con mano cosa significa “essere un player globale”, “parlare la lingua del digitale”. 12 mesi in cui abbiamo messo in pratica tutto quello che abbiamo appreso e sperimentato nel processo di trasformazione digitale che ci ha coinvolto come azienda.
Cara FuturaMe,
Questi 12 mesi hanno avuto uno strano andamento. Sono trascorsi lenti e veloci, contemporaneamente. Mi sono ritrovato a vivere una nuova dimensione temporale e ritrovando una lettura di qualche tempo fa, il saggio del Nobel Kahneman, mettendo meglio a fuoco alcuni passaggi cruciali.
Cara Futura Me,
Mentre ti scrivo, mi accorgo che nel frattempo è stato proprio il futuro a cambiare per sempre.
Non che sia mai stato qualcosa che sapevamo conoscere davvero.