Cara FuturaMe,
sarà trascorso un anno quando leggerai questo scritto e voglio ricordarti una parola fra tutte, che caratterizzerà il mio futuro prossimo: la Compassione.
Il guru dell’intelligenza emotiva, Daniel Goleman descrive la Compassione come una disposizione positiva verso un’altra persona, che crea il tipo di risonanza su cui si basa la fiducia e la lealtà e che rende armoniche le interazioni.
È una forma d’intelligenza che include la capacità di riconoscere le emozioni (soprattutto quelle distruttive: la rabbia, il desiderio e l’illusione) nel momento in cui iniziano a formarsi e che ci permette di comportarci potendo scegliere, liberi dagli automatismi, imparando ad essere più attenti a ciò che proviamo o sentiamo, più compassionevoli nei confronti di noi stessi e degli altri.
È una forma di intelligenza che ho appreso sul campo, come paziente oncologico, e che ho coltivato quando ho scelto di creare un’impresa che lavora, costantemente, aggregando competenze diverse per risolvere un problema complesso come quello dell’educazione alla prevenzione.
Presa da mille impegni me ne stavo dimenticando … ora so che sarà il mio (e nostro) migliore alleato per questa seconda rinascita.
Luigia Tauro
Imprenditrice