In vista dell’evento Trasformazione digitale e Innovazione 2020 che si terrà a Milano il 6 e 7 ottobre, abbiamo pensato di scambiare due chiacchiere con alcuni relatori, persone che conosciamo e che hanno avuto modo di collaborare con noi in questi anni.
Oggi abbiamo avuto il piacere di parlare con Elisabetta Bramani, Head of commercial Execution in Novartis Italia.
Ciao Elisabetta, cosa significa per la tua Organizzazione “trasformazione digitale”?
Per noi “trasformazione digitale” significa lavorare con le nostre persone, per le nostre persone per essere un’Organizzazione a prova di futuro. Nella nostra visione non siamo solo un’azienda di prodotti farmaceutici, la vera sfida è quella di essere un hub di servizi correlati al Patient Journey.
Per noi “trasformazione digitale” significa affiancare all’attività significativa di Ricerca e Sviluppo anche una trasformazione culturale che permetta alle nostre persone di essere attori consapevoli e proattivi in questo momento di cambiamento radicale. Questa trasformazione ha un legame intrinseco con i nostri valori fondamentali: inspired, curious ed unbossed.
Puoi indicare un tratto che ha caratterizzato il vostro “Journey di cambiamento digitale”?
Il nostro focus sono state le Persone. Il nostro journey ha visto coinvolte le diverse funzioni, a partire dalle Risorse Umane, passando per il Leadership Team senza mai dimenticarci la Field Force, più che mai vicina ai nostri interlocutori. Forte era il bisogno di convergere verso una nuova cultura digitale, confrontandoci sui singoli principi, che non fosse solo una mera formazione. Ecco perché abbiamo avviato un percorso articolato che ha avuto inizio con un digital game (utile a mappare il nostro DNA digitale nonché la propensione al cambiamento/innovazione) a cui abbiamo fatto seguire un percorso di digital academy personalizzato per una literacy sui temi del digitale per poi focalizzare la nostra attenzione sull’accelerazione dei talenti digitali con NEXT-D BOOTCAMP.
Quali erano le competenze disponibili nei team e quali quelle su cui avete dovuto lavorare?
Molte le competenze tecniche, collegate anche ai background accademici delle nostre persone. Abbiamo molto lavorato sulle soft e deep skill. Abbiamo lavorato molto sulle modalità con cui sviluppare le progettualità digitali ed innovative, anche attraverso l’applicazione di metodologie come il design thinking e vorremmo che le nostre persone adottassero sempre di più un approccio agile ai progetti.
Come hanno risposto le persone?
Con entusiasmo e con apertura, pronti ad un confronto costruttivo. Alla prima edizione del game ha partecipato più dell’ 85% della popolazione aziendale!
Abbiamo raccolto feedback molto positivi e tocchiamo con mano tutti i giorni il modo nuovo con cui le nostre persone affrontano i nuovi progetti, come attivano la collaborazione territorio-sede o tra funzioni differenti. Stanno facendo leva su un aspetto fondamentale nella nostra organizzazione, quello che internamente a livello globale viene definito “the curious advantage”: esplorare, spingersi in avanti, pensare in modo innovativo facendo leva sulla curiosità. Siamo consci che è un percorso lungo che però parte proprio dal cambio di mindset delle persone.
Puoi lasciarci 3 parole, o se preferisci, 3 aggettivi per descrivere la vostra visione futura della trasformazione digitale?
Fattore umano, mindset e curiosità.
Potremo ascoltare Elisabetta il giorno 6 ottobre all'interno della sessione “Accompagnare la Workforce nel Processo di Trasformazione” alle 15:30.
L’evento è riservato alle aziende ed è focalizzato sullo scambio di esperienze e di pratiche, facilitando il networking e la condivisione tra i partecipanti. Usando il codice SMARTIVE riserviamo uno sconto speciale pari al 30% dell’importo della fee di partecipazione.