Intervista A Valeria De Flaviis - Head Of Innovative Models Novartis Italia
“Mi trovo tutti i giorni a sfidare lo status quo, cercando sempre soluzioni alternative alle problematiche quotidiane, avendo come obiettivo chiaro in mente quello di accompagnare l’azienda nel mare dell’innovation.”
Queste sono le parole dell’intervista a Valeria De Flaviis, Head of Innovative Models di Novartis Italia, azienda del settore Pharma con la quale stiamo collaborando su diversi fronti.
Ciao Valeria, cosa significano per te “innovazione” e "trasformazione"?
Innovazione per me significa fare qualcosa di mai fatto prima, mentre trasformazione significa fare diversamente qualcosa (un progetto, un processo) con modalità differenti rispetto a quelle utilizzate nel passato. Come Head of Innovative Models di Novartis mi trovo tutti i giorni a sfidare lo status quo, cercando sempre soluzioni alternative alle problematiche quotidiane, avendo come obiettivo chiaro in mente quello di accompagnare l’azienda nel mare dell’innovation.
Nel tuo ruolo e nella tua pratica quotidiana come connetti la necessità di trasformazione e quella di innovazione?
Per entrambe occorre attivare competenze come creatività e pensiero laterale. E’ solo pensando out of the box che si riesce ad identificare un nuovo modo di fare le cose, uscendo dai soliti schemi del “si è sempre fatto così”. Questo comporta impegno, dedizione e capacità di mettersi in discussione.
Ti svegli e ti ritrovi nel 2025: come immagini possa essere il tuo lavoro? Di quale competenza e di quale soft skill non potrai fare a meno?
Nei prossimi anni la tecnologia permeerà sempre di più le nostre vite, sia personali che professionali. Ci troveremo di fronte ad un mondo sempre più complesso, dove fare la scelta giusta sarà sempre più difficile. A mio avviso le competenze di cui non potremo fare a meno sono il complex thinking, e quindi la capacità di avere una visione prospettica e sistemica dell’evoluzione del contesto in cui siamo immersi, e la creatività, che ci permette di trovare soluzioni innovative a problemi complessi.
Parliamo della NEXT-D Community: nelle persone coinvolte come negli sponsor quale evoluzione hai osservato? Cosa vi ha impegnato di più?
Sicuramente un cambio di mindset. Questo percorso, nato dall’esigenza di portare l’innovazione in tutti gli ambiti aziendali e non farla diventare appannaggio solo di specifici team come il mio ad esempio, ha fornito loro la possibilità di vedere le cose sotto un punto di vista diverso. Hanno capito l’importanza di fare innovazione, e allo stesso tempo, si sono assunti la responsabilità di essere gli ambassador del cambiamento. Perchè è dalle piccole cose che si può fare la differenza.
Prima di salutarci, puoi lasciarci 3 parole, 3 aggettivi che usi come bussola nell'affrontare la trasformazione digitale? O se preferisci una citazione...
The only way to discover the limits of the possible is to go beyond them into the impossible (Arthur C. Clark)
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Innovare vuol dire fallire almeno 100 volte prima di arrivare al risultato desiderato. Ma questo è insito nell’innovazione stessa, l’importante è non mollare mai!